Registrato: 23/02/11 23:49 Messaggi: 4246 Residenza: Da qualche parte la' fuori...
Inviato: 07 Set 2014 18:12 pm Oggetto: Il miglior lavoro di...
Prendo spunto da quanto scritto e letto nel thread 'Ancora Built to Spill' per lanciare una piccola indagine sui lavori che reputate insidacabilmente migliori dei vostri artisti o gruppi preferiti. Questo thread non deve essere un confronto sulle preferenze ma una sorta di catalogo di quelli che ritenete siano gli album più meritevoli da ascoltare tra tutti quelli prodotti. Quindi evitiamo di fare una guerra su quale sia il migliore album dei Pink Floyd ad esempio. Ognuno dica la sua magari spiegando brevemente il suo perchè. Ci sono già numerosi thread sull'argomento ma mi piacerebbe avere una sintesi organizzata in un unico thread di facile e veloce consultazione. Quindi non occorre dialogare tra di noi ma ognuno accodi le sue preferenze scrivendo una breve recensione.
Registrato: 11/03/11 15:40 Messaggi: 301 Residenza: Roma
Inviato: 24 Ott 2014 13:52 pm Oggetto:
Stevie Wonder: songs in the key of life
se pensate che in un disco del 76 ci sono dentro generi musicali diversissimi, suonato in modo impeccabile, con arrangiamenti geniali, facili all'ascolto ma fortemente articolati ad un orecchio più attento (e vi assicuro per niente facili da suonare se volete essere fedeli all'originale), cantati con una energia e un pathos incredibili da uno dei geni assoluti della musica.
Lo ritengo un capolavoro assoluto e un lavoro su cui ci sarà sempre da imparare.
Non cito alcun brano perchè sono tutti, in modo diverso, fantastici. Chi non lo conosce rimedi al più presto
Sicuramente uno fra i miei album preferiti è On Fire dei Galaxie 500
E' universalmente riconosciuto come la vetta espressiva di uno dei gruppi più improbabili mai esistiti, basti pensare che la bassista quando entrò a far parte del gruppo non aveva mai toccato uno strumento!
Citazione:
Ma non sono certo gli anni di perfezionamento accademico, i piaceri del tapping furibondo a costituire il movente dei Galaxie 500: è un'ansia espressiva forse senza precedenti, che spinge a mettere tutto in secondo piano, dall'abilità tecnica per se finanche all'esecuzione tout court dei pezzi. A chi importa di intonare gorgheggi quando si mette sul tavolo un: "Why's everybody actin' funny?/ Why's everybody look so strange?"?
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Fondamentale e devastantemente importante per pochi, sconosciuto per la maggioranza, è forse la dimostrazione (o l'eccezione alla regola?) che per raggiungere le vette più alte non serve necessariamente talento puro, essere virtuosi o quant'altro, ma avere qualcosa da dire e riuscire ad esprimerlo.
E' sicuramente un album che bene o male rimane impresso, da ascoltare almeno una volta nella vita. Nella peggiore delle ipotesi avrete sprecato 45 minuti della vostra vita, nela migliore guadagnerete un amico la cui importanza non svanirà lentamente come spesso succede in ambito musicale e spesso anche umano.
Si attacca al dna, questo album, e non se ne distacca più.
Almeno secondo me.
Dei Galaxie 500 è comunque interessante leggere una qualunque delle biografie presenti in rete, e nel caso già li conosciate già od apprezziate comunque i Luna e Dean Wareham, una lettura imperdibile è il libro scritto proprio dal fondatore e l'anima espressiva del gruppo:
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un ritratto credo unico oltre che di questo gruppo anche della scena musicale di quegli anni
Registrato: 11/01/15 19:11 Messaggi: 40 Residenza: provincia di Firenze
Inviato: 08 Mar 2015 15:29 pm Oggetto:
Ottimo spunto.
Ne cito tre cosi a caso ed a mente.
KINA - se ho vinto se ho perso
Disco che si accosta all'audiofilia come satana alla chiesa..
capolavoro a mio avviso del gruppo punk/hc di aosta.
un disco che mi è stato molto d'aiuto in tanti momenti.
AT THE GATES - slaughter of the soul
Capolavoro death metal di matrice scandinava
tecnicamente molto valido ,è il disco che molti hanno cercato di imitare....invano.
nel suo genere un must have.
JOHN GRANT - pale green ghost
Cantautore americano fra folk elettronica e ballate bellissime
una voce UNICA.
da ascoltare .
visto che purtroppo non le rimane molto da vivere vorrei segnalare,per chi non lo conoscesse,un disco che tutti dovrebbero conoscere e che ascolto saltuariamente dall'età di vent'anni è di joni mitchell e si chiama hejira
Registrato: 26/03/11 21:12 Messaggi: 138 Residenza: it
Inviato: 23 Ago 2017 16:15 pm Oggetto:
"The ArchAndroid" di Janelle Monàe è un crack assoluto ... da acquistare ad occhi chiusi !
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Per Daniele (dabudabu), estratto da Wikipedia:
Dando un punteggio di 9.1/10 sul Paste, Justin Jacobs ha paragonato l'album con il Songs in the Key of Life di Stevie Wonder (1976), riportando di “stupefacenti e sofisticate melodie che attraversano vari stili, ritmi e sentimenti, confezionate da un eclettico gruppo di personalità artistiche”.
In Italia neanche l'ombra, ad ennesima conferma dell'incompetenza diffusa tra gli "addetti ai lavori", capaci di offrire solo ciarpame a suon di sponsor.
"The ArchAndroid" di Janelle Monàe è un crack assoluto ... da acquistare ad occhi chiusi !
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Per Daniele (dabudabu), estratto da Wikipedia:
Dando un punteggio di 9.1/10 sul Paste, Justin Jacobs ha paragonato l'album con il Songs in the Key of Life di Stevie Wonder (1976), riportando di “stupefacenti e sofisticate melodie che attraversano vari stili, ritmi e sentimenti, confezionate da un eclettico gruppo di personalità artistiche”.
In Italia neanche l'ombra, ad ennesima conferma dell'incompetenza diffusa tra gli "addetti ai lavori", capaci di offrire solo ciarpame a suon di sponsor.
Quanti ricordi su "Songs in the Key of Life" di Stevie Wonder...ci rifeci il solco da tanto che lo ascoltai da giovane, un doppio che aveva anche ulteriori 4 brani incisi su un dischetto formato 45giri (ma che "girava" a 33). E per giunta pure inciso ottimamente. Se Monàe ha sonorità simili è un gran suggerimento David!
Registrato: 14/10/13 12:08 Messaggi: 366 Residenza: Torino
Inviato: 18 Ott 2017 15:33 pm Oggetto:
Il mio artista preferito è senza dubbio il grande Sting.
Artista eclettico come pochi e dotato di una creatività e un gusto musicale difficilmente riscontrabile altrove a mio parere.
Per quel che riguarda i suoi lavori è difficile per me dire quale sia il migliore visto lo stampo così diverso e vario di tutti i suoi album ragion per cui ne scelgo obbligatoriamente almeno 2:
- NOTHING LIKE THE SUN (1987)
- TEN SUMMONER'S TALES (1993)
Il primo è affascinante, intenso, cupo e raggiunge vette incredibilmente alte con i brani "The Lazarus Heart", "Englishman in New York" e su tutte "They Dance Alone" canzone di protesta incredibilmente bella che parla del generale Pinochet e degli orrori da lui perpetrati.
Il secondo ha una decisa impronta blues che si percepisce nei brani "Heavy Cloud No Rain", "She's Too Good For Me" e l'ambigua "Love Is Stronger Than Justice".
Capolavori indiscussi di quest'album sono "If I Ever Lose My Faith In You", "Seven Days" e "It's Probably Me".
Come al solito, a parte Sting che inventa linee di basso tra le più belle mai sentite, le partecipazioni in entrambi gli album sono di un livello talmente alto da risultare imbarazzanti e troviamo ad esempio Hiram Bullock (purtroppo morto non molto tempo fa e anche piuttosto giovane), Eric Clapton, Branford Marsalis, Gil Evans, Manù Katchè, Vinnie Colaiuta (tra i più ricercati e migliori batteristi al mondo), David Sanborn, Mark Knopfler, Andy Summers (ex chitarrista dei Police) e molti altri.
Sottolineo che, a livello puramente personale, a parte un paio di album volutamente "Pop addicted" e quindi studiati per "accontentare"(diciamo così e se mai ne avesse il bisogno) una buona fetta di mercato tipo "Brand New Day" e "Sacred Love", tutti gli altri (compreso l'ultimo, "57th & 9th") mi piacciono quasi allo stesso modo dei precedenti, appena un mezzo gradino sotto.
Registrato: 26/03/11 21:12 Messaggi: 138 Residenza: it
Inviato: 19 Ott 2017 17:11 pm Oggetto:
iopoipoi ha scritto:
ahhhhh, suuperrr Markkkkkkkkk
Io sono di parte perché ADORO i Morphine, in ogni caso posso affermare - senza timore di essere smentito - che Mark Sandman è stato uno dei massimi musicisti del 20° secolo ... per chi non lo conoscesse, suonava un basso "fretless" (senza tasti) a 2 sole corde (!) di sua invenzione e ha coniato un sound rock/jazz/blues unico ed irripetibile.
Registrato: 23/02/11 23:49 Messaggi: 4246 Residenza: Da qualche parte la' fuori...
Inviato: 19 Ott 2017 17:20 pm Oggetto:
davefries ha scritto:
Io sono di parte perché ADORO i Morphine, in ogni caso posso affermare - senza timore di essere smentito - che Mark Sandman è stato uno dei massimi musicisti del 20° secolo ... per chi non lo conoscesse, suonava un basso "fretless" (senza tasti) a 2 sole corde (!) di sua invenzione e ha coniato un sound rock/jazz/blues unico ed irripetibile.
Registrato: 26/03/11 21:12 Messaggi: 138 Residenza: it
Inviato: 19 Ott 2017 17:37 pm Oggetto:
Gianfranco ha scritto:
davefries ha scritto:
Io sono di parte perché ADORO i Morphine, in ogni caso posso affermare - senza timore di essere smentito - che Mark Sandman è stato uno dei massimi musicisti del 20° secolo ... per chi non lo conoscesse, suonava un basso "fretless" (senza tasti) a 2 sole corde (!) di sua invenzione e ha coniato un sound rock/jazz/blues unico ed irripetibile.
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