Oltre all'Italia, l'introduzione dell'euro ha massacrato socialmente paesi come la Spagna, la Grecia, il Portogallo, l'Irlanda, la Finlandia. Ora tocca alla Francia subire la "loi travail" (solite cose: taglio del costo del lavoro completamente a carico del lavoratore). Però, mentre i sindacati italiani hanno applaudito alle riforme del lavoro, in Francia hanno subito sentito puzza di bruciato:
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E in Germania cosa succede? È vero che in Germania le riforme hanno funzionato? A leggere i giornali di regime parrebbe proprio di sì:
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Ma in realtà le riforme del lavoro in Germania hanno avuto un effetto perverso (linea verde = tasso di disoccupazione; linea rossa = tasso di povertà):
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Come funziona? Semplice, per i disoccupati in Germania esiste un "reddito di cittadinanza" che però viene annullato se il disoccupato non accetta le offerte di lavoro.
Vediamo il seguente esempio (nomi e cifre di fantasia):
- il reddito di cittadinanza è di 600 euro al mese.
- Tizio è un operaio e guadagna 1400 euro al mese.
- Tizio viene licenziato e prende per un certo periodo il reddito di cittadinanza.
- Tizio riceve una proposta di lavoro e la deve accettare per non perdere il sussidio anche se lo stipendio è 1100 euro al mese.
- Tizio viene di nuovo licenziato e prende per un certo periodo il reddito di cittadinanza.
- Tizio riceve una proposta di lavoro e la deve accettare per non perdere il sussidio e ora lo stipendio è 850 euro al mese.
Insomma, per fare lo stesso lavoro, Tizio prima era retribuito con 1400 euro al mese e ora con 850. Fate un po' voi.
Chi in Italia sta proponendo un "reddito di cittadinanza" sul modello tedesco? I cinquestelle.