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Inviato: 05 Feb 2018 9:44 am    Oggetto: Ads

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iopoipoi



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 13:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

formulazione perfetta della domanda Daniele, così si capisce la nostra posizione

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Marco
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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 16:28 pm    Oggetto: Rispondi citando

dabudabu ha scritto:
...
sperando ti faccia piacere rispondere, avrei una domanda per te.

Secondo il tuo parere e la tua esperienza, ritieni che, nel campo audio della "riproduzione ad alta fedeltà" sia stato già scoperto e misurato tutto ciò che serve per valutare dal punto di vista tecnico un sistema audio, o credi che possano esistere fenomeni fisici non ancora completamente indagati (o affatto indagati) che potrebbero avere impatto sulla qualità del sistema, sempre e solo da un punto di vista scientifico/tecnico (lasciando fuori le mere impressioni soggettive e le relative considerazioni psicologiche)?


Bellissima domanda...!

Sia dal punto di vista fisico che da quello psicoacustico esiste un corpus monumentale di pubblicazioni sull'argomento, che vanno dagli anni '20 ad oggi.

La sola Audio Engineering Society aveva oltrepassato la soglia delle diecimila pubblicazioni quasi venti anni fa. Ed ogni anno si aggiungono 3-400 conferenze e 50 articoli su Journal.

In passato c'erano riviste come Wireless World (che molti di voi conoscono) ed il Journal of Acoustic Society of America (che esiste ancor oggi, ma si occupa di molto altro)

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Solo una minima parte di queste pubblicazioni SERIE è scaricabile dal Web. Per questo motivo il livello culturale medio di tecnici ed operatori è in realtà calato, negli ultimi venti anni.

Per parte mia posso assicurarvi che è del tutto possibile progettare, simulare, costruire e misurare sia ampli che diffusori che all'ASCOLTO si comporteranno esattamente come previsto.

Il problema è sapere quel che si vuole e proporzionarlo alla spesa disponibile.

Tutto qui.

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Saluti
F.C.
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dabudabu



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 16:35 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:

...
Per parte mia posso assicurarvi che è del tutto possibile progettare, simulare, costruire e misurare sia ampli che diffusori che all'ASCOLTO si comporteranno esattamente come previsto.

Il problema è sapere quel che si vuole e proporzionarlo alla spesa disponibile.

Tutto qui.

Grazie Fabrizio,

non vorrei metterti in bocca parole che non hai scritto. Posso desumere da questa parte della tua risposta che a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà? Nel caso sia questo il senso delle tue parole è sufficiente dire SI.

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:04 pm    Oggetto: Rispondi citando

dabudabu ha scritto:

non vorrei metterti in bocca parole che non hai scritto. Posso desumere da questa parte della tua risposta che a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà? Nel caso sia questo il senso delle tue parole è sufficiente dire SI.


Se rileggete con attenzione le mie parole, noterete che io ho chiaramente affermato che LA CULTURA ATTUALE IN MATERIA DI AUDIO E' CHIARAMENTE INFERIORE A QUELLA DEGLI ANNI PASSATI.

In particolare questi ultimi venti anni di sottocultura-da-Web hanno dato letteralmente il colpo di grazia al livello culturale del settore.

Pensate solo al fatto che negli anni '60/'70 esistevano ampli come i Bogen o il Crown Delta Omega che avevano l'impedenza d'uscita regolabile... (il che presumeva utilizzatori decisamente esperti e consapevoli)

Pensate al progetto di Regie di Studi come questo:

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Oggi siamo a parlare di "legnetti e cremine"... che dire...?

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Gianfranco



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Residenza: Da qualche parte la' fuori...

MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

dabudabu ha scritto:

non vorrei metterti in bocca parole che non hai scritto. Posso desumere da questa parte della tua risposta che a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà? Nel caso sia questo il senso delle tue parole è sufficiente dire SI.


Non ce la fa Daniele. Non insistere. A menar il can per l'aia è un artista, nulla da dire. In questo siamo anni luce indietro.

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Gianfranco
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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:41 pm    Oggetto: Rispondi citando

Gianfranco ha scritto:
Non ce la fa Daniele. Non insistere. A menar il can per l'aia è un artista, nulla da dire. In questo siamo anni luce indietro.


Mai quanto chi è costretto a sollevare polvere per coprire le sciocchezze scritte.

Ma vediamo di chiarire il punto.

Negli anni '20 si è passati dai cilindri di Edison agli impianti audio da cinema (il primo film sonoro è del 1927: The Jazz Singer...

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)

Tutto quello che è stato fatto è stato opera di matematici puri, che hanno riempito di formule le pagine dei Naval Preceedings e del Journal of ASA.

Negli anni '40/'50 sono stati scritti i maggiori manuali di Acustica, assolutamente validi anche oggi, perché la loro formulazione è di tipo matematico anche quando affrontano il progetto delle cornette telefoniche (che dovreste guardare con attenzione, per scoprire a quali raffinatezze erano giunti già allora...!).

Un brusco innalzamento delle conoscenze è arrivato a fine anni '70, con l'introduzione di nuove tecniche di misura (FFT, TDS e poi MLS) che permettevano finalmente di separare il contributo dell'ambiente dall'emissione dei diffusori. (*)

Anche sul versante degli ampli, le simulazioni con SPICE permettevano di verificare velocemente qualsiasi variante di progetto, anche in casa, dopo l'avvento dei PC 8086-286-386 ecc...(*)

Oggi si impiegano analisi ad Elementi Finiti ed in materia di tecniche di misura si può davvero inventarsene una al mese, per anni... anche con un semplice software come Cool Edit pro.(*)

Io ho seguito le Convention Europee dell'Audio Engineering Society dal 1978 a metà degli anni '2000 ed oltre... e vi assicuro che ad ogni Convention ci sono state novità significative: talvolta addirittura emozionanti. Cose in massima parte al di sopra della portata di qualsiasi appassionato, come lo sono le loro possibili applicazioni pratiche.

A fronte di tanti ed incredibili progressi, ci troviamo tuttavia a vivere in un mondo in cui si ascolta con gli auricolari o con i miserrimi altoparlanti dei TV ultrapiatti. Questa è regressione...

In che lingua scrivere che le discussioni sui cavi e sui legnetti sono solo la conferma dell'imbarbarimento culturale del settore...???

Saluti
F.C.

(*): Scommetto che Antobit73 e Gianfranco conoscono tutto ciò a menadito... Laughing

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Saluti
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Massimo A.
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MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:42 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Posso desumere da questa parte della tua risposta che a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà? Nel caso sia questo il senso delle tue parole è sufficiente dire SI.



Ci avevo già provato anch'io Daniele...scivola via dall'ammissione di quel "si" come fosse un anguilla...ma è difatto quello che pensa e applica.

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Massimo
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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:
Citazione:
Posso desumere da questa parte della tua risposta che a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà? Nel caso sia questo il senso delle tue parole è sufficiente dire SI.



Ci avevo già provato anch'io Daniele...scivola via dall'ammissione di quel "si" come fosse un anguilla...ma è difatto quello che pensa e applica.


In che lingua devo scrivere ASSOLUTAMENTE NO...?
(NEL SENSO CHE C'è ANCORA MOLTISSIMO DA SCOPRIRE...!!!)

Io progetto diffusori dalla metà degli anni '70 ed ancora oggi sperimento, misuro ed ascolto... dopo oltre 250 diversi diffusori.

Se -prima di pormi la domanda- aveste anche solo guardato le foto dei miei vecchi impianti Pro (sul mio Sito), vi sareste accorti che non ve ne sono due identici... e che ciascuno è l'evoluzione del precedente...!

La risposta era lì... davanti ai vostri occhi...!!!

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L'ultima modifica di F.Calabrese il 20 Set 2017 18:35 pm, modificato 1 volta
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Massimo A.
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MessaggioInviato: 20 Set 2017 17:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
In che lingua devo scrivere ASSOLUTMAENTE NO...?



Ti riporto la domanda di Daniele per sicurezza: "a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà?"

La risposta è no quindi?

O vuoi ripensarci?

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antobit73



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 18:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

fortuna che faccio altro per campare...inorridisco se dovessi fare quello che fa calabrese per raccattare possibili clienti.
io sono un semplice appassionato di MUSICA.e so soltanto che con 4 soldi ascolto ad un'ottimo livello.e vivo piu che sereno.
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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 18:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:
Citazione:
In che lingua devo scrivere ASSOLUTMAENTE NO...?


Ti riporto la domanda di Daniele per sicurezza: "a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà?"

La risposta è no quindi?

O vuoi ripensarci?


I troppi "non" nella domanda possono generare confusione, per cui siamo chiari...

IO PENSO CHE CI SIA ANCORA MOLTISSIMO DA SCOPRIRE IN CAMPO ELETTROACUSTICO.

PENSO ANCHE CHE CI SIA IN GIRO TALMENTE TANTA IGNORANZA, CHE PER ALCUNI DEVE ESSERE ANCORA SCOPERTA LA RUOTA...


In sintesi: quel che per molti è "da scoprire" è spesso stato già scoperto e -semplicemente- dimenticato.

Cito ad esempio la tecnica del "feedforward", brevettata nel 1927 e riscoperta nel 1975 da Peter Walker della Quad.

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Saluti
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dabudabu



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 18:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:
Massimo A. ha scritto:
Citazione:
In che lingua devo scrivere ASSOLUTMAENTE NO...?


Ti riporto la domanda di Daniele per sicurezza: "a tuo parere non c'è più nulla da scoprire dal punto di vista scientifico su come suona e come si può misurare un impianto audio dedicato alla riproduzione ad alta fedeltà?"

La risposta è no quindi?

O vuoi ripensarci?


I troppi "non" nella domanda possono generare confusione, per cui siamo chiari...

IO PENSO CHE CI SIA ANCORA MOLTISSIMO DA SCOPRIRE IN CAMPO ELETTROACUSTICO.

PENSO ANCHE CHE CI SIA IN GIRO TALMENTE TANTA IGNORANZA, CHE PER ALCUNI DEVE ESSERE ANCORA SCOPERTA LA RUOTA...


In sintesi: quel che per molti è "da scoprire" è spesso stato già scoperto e -semplicemente- dimenticato.

Cito ad esempio la tecnica del "feedforward", brevettata nel 1927 e riscoperta nel 1975 da Peter Walker della Quad.

Grazie per avere chiarito al di la di ogni dubbio. E mi fa piacere che condividiamo. Mi sento di quotare in toto!

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A presto, Daniele
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MessaggioInviato: 20 Set 2017 18:57 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:


IO PENSO CHE CI SIA ANCORA MOLTISSIMO DA SCOPRIRE IN CAMPO ELETTROACUSTICO.

PENSO ANCHE CHE CI SIA IN GIRO TALMENTE TANTA IGNORANZA, CHE PER ALCUNI DEVE ESSERE ANCORA SCOPERTA LA RUOTA...


Ottimo...direi che è il tuo primo messaggio che condivido interamente, (lo avrei fatto anche se non era in rosso...Rolling Eyes)

Però...però...mi pare che dal momento che qualifichi come "suggestione" tutto ciò che all'ascolto è udibile ma non riesci a spiegarti tecnicamente ciò non rispecchi quanto sopra.

Ovvero: se io sento una differenza all'ascolto a cui non riesco a darmi una spiegazione tecnica plausibile posso pensare ad una delle due ipotesi da te citate sopra...ma non posso negarne l'esistenza catalogandola come suggestione. Poi nessuno a questo mondo ha una conoscenza tecnica di tutto lo scibile per cui il rischio di etichettare come nuovo qualcosa di conosciuto o parzialmente conosciuto ci sta sempre. Ma se non si ha un approccio "con paraocchi installato" non si può negare ciò che l'orecchio sente.

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 19:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:
...
Ovvero: se io sento una differenza all'ascolto a cui non riesco a darmi una spiegazione tecnica plausibile posso pensare ad una delle due ipotesi da te citate sopra...ma non posso negarne l'esistenza catalogandola come suggestione. Poi nessuno a questo mondo ha una conoscenza tecnica di tutto lo scibile per cui il rischio di etichettare come nuovo qualcosa di conosciuto o parzialmente conosciuto ci sta sempre. Ma se non si ha un approccio "con paraocchi installato" non si può negare ciò che l'orecchio sente.


Io credo che sarebbe una gran cosa dedicare un thread a parte ad un argomento interessante come questo.

Io però ora devo andare: sono stato tutto il pomeriggio qui.

A stasera...!!!

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MessaggioInviato: 20 Set 2017 19:40 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:
Massimo A. ha scritto:
...
Ovvero: se io sento una differenza all'ascolto a cui non riesco a darmi una spiegazione tecnica plausibile posso pensare ad una delle due ipotesi da te citate sopra...ma non posso negarne l'esistenza catalogandola come suggestione. Poi nessuno a questo mondo ha una conoscenza tecnica di tutto lo scibile per cui il rischio di etichettare come nuovo qualcosa di conosciuto o parzialmente conosciuto ci sta sempre. Ma se non si ha un approccio "con paraocchi installato" non si può negare ciò che l'orecchio sente.


Io credo che sarebbe una gran cosa dedicare un thread a parte ad un argomento interessante come questo.

Io però ora devo andare: sono stato tutto il pomeriggio qui.

A stasera...!!!


Non se ne sente la necessità dell'ennesimo thread anche perchè l'argomento di questo è già perfettamente in topic.
Attenderò qui la tua replica.

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 20:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:

Però...però...mi pare che dal momento che qualifichi come "suggestione" tutto ciò che all'ascolto è udibile ma non riesci a spiegarti tecnicamente ciò non rispecchi quanto sopra.

Ovvero: se io sento una differenza all'ascolto a cui non riesco a darmi una spiegazione tecnica plausibile posso pensare ad una delle due ipotesi da te citate sopra...ma non posso negarne l'esistenza catalogandola come suggestione. Poi nessuno a questo mondo ha una conoscenza tecnica di tutto lo scibile per cui il rischio di etichettare come nuovo qualcosa di conosciuto o parzialmente conosciuto ci sta sempre. Ma se non si ha un approccio "con paraocchi installato" non si può negare ciò che l'orecchio sente.


Partiamo da una premessa.

I vecchi impianti (LP. CD come sorgenti ed apparecchi sbilanciati) avevano una tale incostanza di prestazioni (all'ascolto) da rendere giustificabile quasi qualsiasi ipotesi, inclusa la suggestione.

Oggi sono cambiate molte cose: gli impianti con PC e DAC (isolati galvanicamente) e con elettroniche bilanciate ed isolate anch'esse e con trasduttori Pro (sovradimensionati), forniscono prestazioni così stabili nel tempo da ridurre le differenze tra ascolto ed ascolto ad un minimo di sicura attribuzione fisiologica. Per esempio capita di ascoltare subito dopo aver fatto la doccia o dopo un lungo viaggio in auto... ed allora si avvertono differenze, che comunque scompaiono ad acqua nei condotti evaporata o per sensibilità ritornata.

Io ho una tecnica sperimentale assolutamente precisa per accertare "se ci sento": per ogni impianto predispongo almeno cinque diverse tarature/equalizzazioni selezionabili. Quando riascolto devo ritrovare le stesse differenze tra loro che ho avvertito nei primi ascolti. Se cambia qualcosa mi guardo subito intorno... e cento volte su cento c'è una spiegazione semplice e del tutto fisica.

Ora diciamo la verità: i vostri impianti sono composti da apparati instabili, il più delle volte sbilanciati, e la fatica di ascolto (per sentir suonare bene...) è sempre elevata...
Dunque per voi c'è ampio spazio per soggettività e suggestione.

Quando avrete impianti sonicamente stabili, ne riparleremo.

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Massimo A.
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MessaggioInviato: 20 Set 2017 20:33 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:

Ora diciamo la verità: i vostri impianti sono composti da apparati instabili, il più delle volte sbilanciati, e la fatica di ascolto (per sentir suonare bene...) è sempre elevata...
Dunque per voi c'è ampio spazio per soggettività e suggestione.

Quando avrete impianti sonicamente stabili, ne riparleremo.


La mancanza di fatica di ascolto è proprio una delle doti principali del CCI...la spocchia che dimostri nel giudicare ciò che non conosci a fronte di pregiudiziali si presenta da sola.

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dabudabu



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 21:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:

Ora diciamo la verità: i vostri impianti sono composti da apparati instabili, il più delle volte sbilanciati, e la fatica di ascolto (per sentir suonare bene...) è sempre elevata...
Dunque per voi c'è ampio spazio per soggettività e suggestione.

Quando avrete impianti sonicamente stabili, ne riparleremo.


La mancanza di fatica di ascolto è proprio una delle doti principali del CCI...la spocchia che dimostri nel giudicare ciò che non conosci a fronte di pregiudiziali si presenta da sola.

Stupido anche io a cascarci ancora una volta e a tentare ancora un approccio costruttivo. Non si può essere costruttivi con chi cerca esattamente il contrario.
Di qualunque ulteriore confronto tecnico con un personaggio del genere proprio ho perso ogni voglia, neanche se mi pagassero profumatemente!

Ma si sa questo significa automaticamente che "il vostro ingegnere" non capisce nulla e "se la da a gambe levate".

Me ne farò una ragione e speriamo di dormire comunque Smile

Diceva un altro ingegnere, tal Luciano De Crescenzo:

"Solo gli stupidi non hanno mai dubbi!"
"Sei sicuro?"
"Non ho alcun dubbio!"

Caro Massimo, ti consiglio di fare lo stesso, che parlare ai volutamente sordi è prova di stupidità e perdita di tempo.

Per inciso io ai sordomuti ho insegnato per due anni e porca miseria quanto ci sentivano e quanto capivano, semplicemente perchè volevano capire, per cui ogni ostacolo veniva superato insieme. Pensa che a 17 anni, con tutte le loro difficoltà, hanno voluto capire e quindi capito capito i fasori .. tra le altre cose!

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luca4



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 22:48 pm    Oggetto: Rispondi citando

....I famosissimi fasori con le cotiche !?
Very Happy Laughing
Scusami ma non ho resistito , anche se l'argomento e le tue esperienze sono decisamente seri.

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Luca
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dabudabu



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 22:59 pm    Oggetto: Rispondi citando

luca4 ha scritto:
....I famosissimi fasori con le cotiche !?
Very Happy Laughing
Scusami ma non ho resistito , anche se l'argomento e le tue esperienze sono decisamente seri.


Tranquillo, ai primi anni di corso, quando avevo i capelli neri e non capivo nulla MA NON ME RENDEVO CONTO, quando appariva il prof. di Geometria gridavamo "oggi le coniche", che non erano molto comiche. E come prof. di misure elettriche avevamo l'amato prof. Coli ... puoi immaginare quali dolori di pancia durante le sue lezioni!

Mi si perdoni l'off topic, ma a proposito di studi seri dei bei tempi in cui eravamo goivincelli non resisto a segnalarvi "La pancera in movimento", di cui ero onorato membro:

La Pancera in Movimento

A.C.L.A.B.
(Anonima Cazzeggio Lazzi Affini & Basta)

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di cui vi invito a leggere, tra le altre cose, "Cosa fa la pancera" -- Opere originali

Alcune sono state create dal sottoscritto (e me ne dovrei vergognare) .. ma non dirò quali neanche sotto tortura Smile Smile

Poi però siamo cresciuti e diventati seri (ma solo quando serve) Wink

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Massimo A. ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:

Ora diciamo la verità: i vostri impianti sono composti da apparati instabili, il più delle volte sbilanciati, e la fatica di ascolto (per sentir suonare bene...) è sempre elevata...
Dunque per voi c'è ampio spazio per soggettività e suggestione.

Quando avrete impianti sonicamente stabili, ne riparleremo.


La mancanza di fatica di ascolto è proprio una delle doti principali del CCI...la spocchia che dimostri nel giudicare ciò che non conosci a fronte di pregiudiziali si presenta da sola.


NON E' LA FATICA D'ASCOLTO CAUSATA DALLE ELETTRONICHE... MA QUELLA CAUSATA DAI DIFFUSORI...!!!

Per cui il CCI può essere tutto quel che volete... ma contro un diffusore privo di articolazione in gamma bassa e medio bassa NON PUO' NULLA... a meno che l'acronimo non agisca a livello di suggestione.

Io ho avuto un'esperienza incredibilmente illuminante ai Castelli Romani, qualche anno fa. Ascoltai l'impianTo che impiegava la peggiore m**** di mid-basso che sia possibile immaginare... Una roba con una risposta (curva in alto) ed una distorsione (le due curve in basso) da far vomitare anche il più abbrutito... Vedi qui sotto...


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Ebbene... al primo ascolto provai orrore: un impasto totale... che però la sera dopo sembrava suonare... e così via per altre cinque o sei occasioni...

SOLO ALL'ULTIMO ASCOLTO COMPRESI, finalmente...

Ritornando a casa mi accorsi di avere quasi il mal di testa... gli occhi doloranti... per lo sforzo di concentrazione necessario a "farmi suonare bene" l'impianto che IO VOLEVO che suonasse bene (era un amico, all'epoca, e mi dispiaceva per quel disastro...).

Probabilmente, se io fossi stato più amico di Alfredo, sarebbe accaduto lo stesso anche a casa sua: io avrei sentito suonar bene un impianto che in realtà distorceva, illudendomi e raccontandovi una non-verità...!

Riflettete su questa mia esperienza: io non me ne sarei accorto se non per la strana stanchezza agli occhi e PER UN'ALTRA SENSAZIONE... vale a dire lo strano suono che -in gamma media-
decadeva come quello di una campana... a precise frequenze di risonanza... per secondi addirittura: nulla che potesse derivare dall'acustica dell'ambiente...!!!

Questo tipo di esperienze spiega ampiamente i vostri ascolti: ma ne dibatteremo a suo tempo ed altrove.

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luca4



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

dabudabu ha scritto:
luca4 ha scritto:
....I famosissimi fasori con le cotiche !?
Very Happy Laughing
Scusami ma non ho resistito , anche se l'argomento e le tue esperienze sono decisamente seri.


Tranquillo, ai primi anni di corso, quando avevo i capelli neri e non capivo nulla MA NON ME RENDEVO CONTO, quando appariva il prof. di Geometria gridavamo "oggi le coniche", che non erano molto comiche. E come prof. di misure elettriche avevamo l'amato prof. Coli ... puoi immaginare quali dolori di pancia durante le sue lezioni!

Mi si perdoni l'off topic, ma a proposito di studi seri dei bei tempi in cui eravamo goivincelli non resisto a segnalarvi "La pancera in movimento", di cui ero onorato membro:

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Tu sei Daniele detto Sdrà ?
Cmq una lettura decisamente alternativa !!

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antobit73



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

fabrizio io ogni sera,dopo che ascolto il mio impianto,mi riduco cosi...
cosa sarà!?mi concentro troppo?


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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

Magari puoi concentrarti così... in alternativa...!


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'notte !

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andreamilano



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:38 pm    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:


NON E' LA FATICA D'ASCOLTO CAUSATA DALLE ELETTRONICHE... MA QUELLA CAUSATA DAI DIFFUSORI...!!!



Ti sbagli Fabrizio. Te lo dice uno che per cause maggiori è abbligato ad ascoltare in cuffia.
Prenditi il tempo che vuoi ma ascolta, in cuffia, un brano dal tuo lettore cd con la presa 220v in un senso, poi nell'altro.
La differenza che troverai/troverete all'ascolto riguarda in minima parte il CCI.

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Andrea Loberto
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Gianfranco



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MessaggioInviato: 20 Set 2017 23:55 pm    Oggetto: Rispondi citando

Fabrizio, smettila di pensare che qui ci siano degli sprovveduti psicolabili... hai ampiamente rotto il .... Le nostre osservazioni sono frutto di decenni e decenni di ascolti comparati e sperimentazioni, nonchè di misure. I microfoni non li hai solo tu. Non è che arrivi tu, che QUI sei un esimio signor nessuno, e ti metti a psicanalizzare persone e oggetti che NON conosci. Piantala con sta storia della suggestione. Non hai idea della portata di quello che comporta la presenza o meno del Chassis Circuit Interface. Cosa già scoperta in Grundig e riscoperta da Massimo.
Inoltre, Massimo è il più grande conoscitore di questi aspetti ma non è che ce ne siamo stati tutti con le mani in mano. Diverse persone i Grundig li hanno aperti, li hanno studiati e qualcosa l'hanno pure capita visto che alcuni di noi si dilettano a giocare con gli apparecchi e qualcosa di buono lo sanno tirare fuori:

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Quasi 5 anni di sviluppo e ancora sto scoprendo 'cose che voi umani'... Laughing

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Gianfranco
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Gianfranco



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 0:19 am    Oggetto: Rispondi citando

Il titolo corretto di questo thread dovrebbe essere 'Cosa NON ci dicono le attuali misure' e lo spirito dovrebbe essere: scopriamolo! Invece il leit motif è: se non lo misuro non esiste e voi siete tutti dei deficienti plagiati e suggestionati...

Eppur si muove... per fortuna che lui se ne è sbattuto dell'opinione comune ed è andato avanti per la sua strada...

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 0:28 am    Oggetto: Rispondi citando

Gianfranco ha scritto:
Fabrizio, smettila di pensare che qui ci siano degli sprovveduti psicolabili... hai ampiamente rotto il .... Le nostre osservazioni sono frutto di decenni e decenni di ascolti comparati e sperimentazioni, nonchè di misure. I microfoni non li hai solo tu. Non è che arrivi tu, che QUI sei un esimio signor nessuno, e ti metti a psicanalizzare persone e oggetti che NON conosci. Piantala con sta storia della suggestione. Non hai idea della portata di quello che comporta la presenza o meno del Chassis Circuit Interface. Cosa già scoperta in Grundig e riscoperta da Massimo...


Premesso che questo tuo commento denota autolesionismo ed ingenuità in pari misura...

Pensaci...

Stai davanti -per la prima volta- ad un professionista che potrebbe conoscere benissimo i meccanismi del CCI, magari perché ha lavorato su impianti il cui interfacciamento era di una complessità semplicemente stellare rispetto ai vostri... o magari perché ha studiato la Psicologia della suggestione da quando aveva 14 anni...

E tu che fai...?

Invece di approfondire, approfittando dell'occasione... ti metti a dare lezioncine ed a tirare sberleffi...???

Tafazziano... decisamente tafazziano...!

Credimi...!!!

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Gianfranco



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 7:07 am    Oggetto: Rispondi citando

Fai pace con il cervello. Riesci a contraddirti all'interno della stessa frase. Dici che sai che cos'è il CCI avendolo usato sui tuoi impianti e contemporaneamente parli di suggestione. Ti autosuggestioni da solo? Fatto sta che a casa tua non ce n'era traccia... Quindi non vedo cosa tu abbia da insegnare qui al riguardo. Io non ho letto una riga utile scritta da te per migliorare il mio impianto.

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Massimo A.
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MessaggioInviato: 21 Set 2017 7:35 am    Oggetto: Rispondi citando

Paraocchi installati e alla via così...

Perchè esista il CCI deve essere LUI a stabilirlo! Shocked

Non pensavo che potesse esistere una persona tanto piena di se...

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:00 am    Oggetto: Rispondi citando

Gianfranco ha scritto:
Fai pace con il cervello. Riesci a contraddirti all'interno della stessa frase. Dici che sai che cos'è il CCI avendolo usato sui tuoi impianti e contemporaneamente parli di suggestione. Ti autosuggestioni da solo? Fatto sta che a casa tua non ce n'era traccia... Quindi non vedo cosa tu abbia da insegnare qui al riguardo.


Partiamo da una premessa LOGICA: voi forumers NON SAPETE cosa sia il CCI, dal punto di vista tecnico. Credo che nemmeno Massimo sappia dare una spiegazione tecnica al fenomeno.

Io, dopo avervi letto, mi sono inevitabilmente incuriosito ed ho posto sul tavolo alcune ipotesi:

1)- Il CCI è un modo di stabilizzare ampli i cui singoli stadi hanno risposte estese fino alle RF. In questi casi si impiegano piccoli condensatori, ma la disposizione e la lunghezza delle piste fa la sua parte. Ho simulato un paio di circuiti di ampli Grundig ed ho riscontrato che questa necessità esiste concretamente. Dunque questa è una spiegazione logica e possibile.

2)- Il CCI è un modo di irrigidire connessioni ed elementi potenzialmente vibranti (come erano i condensatori di 40 anni fa). Questa ipotesi è verificabile in cinque minuti: basta verificare se gli ampli NON-CCI suonano peggio quando sono avvicinati ai diffusori e se suonano meglio quando sono collocati in un ambiente adiacente. Sono sicuro che questa prova voi l'avrete fatta, per cui conoscete la risposta e dunque potete convalidare o meno la mia ipotesi.

3- Il CCI è un complesso di accortezze nell'interfacciamento tra elettroniche, consistenti per esempio nella presenza di filtri anti RF in ingresso ed uscita, o comunque può consistere nella scelta migliore di impedenze d'uscita e d'ingresso, onde minimizzare rumore e distorsione. In tal caso non dovrebbero esistere problemi da parte di Massimo a descriverlo come tale, senza per questo rivelare alcunché in dettaglio.

4)- Il CCI è un semplice acronimo atto a suscitare suggestioni, anche di gruppo. Questa ipotesi va messa comunque sul tavolo e può essere accertata in modo semplicissimo: basta scambiare i cablaggi senza avvertire nessuno... ed ascoltare.

Quanto al fatto che io abbia in casa un "diffusore CCI", questo è assolutamente vero se fosse vera una delle prime tre ipotesi: cosa che io mi auguro fortemente. Anche nel caso fosse vera la quarta, in fondo non fareste altro che credere ad un "CCI in più"...!

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:04 am    Oggetto: Rispondi citando

Gianfranco ha scritto:
... Io non ho letto una riga utile scritta da te per migliorare il mio impianto.


Apri un thread ed io ti risponderò più che volentieri. Qui siamo OT e faremmo solo confusione.

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soccalf



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:06 am    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:
Gianfranco ha scritto:
Fai pace con il cervello. Riesci a contraddirti all'interno della stessa frase. Dici che sai che cos'è il CCI avendolo usato sui tuoi impianti e contemporaneamente parli di suggestione. Ti autosuggestioni da solo? Fatto sta che a casa tua non ce n'era traccia... Quindi non vedo cosa tu abbia da insegnare qui al riguardo.


Partiamo da una premessa LOGICA: voi forumers NON SAPETE cosa sia il CCI, dal punto di vista tecnico. Credo che nemmeno Massimo sappia dare una spiegazione tecnica al fenomeno.

Io, dopo avervi letto, mi sono inevitabilmente incuriosito ed ho posto sul tavolo alcune ipotesi:

1)- Il CCI è un modo di stabilizzare ampli i cui singoli stadi hanno risposte estese fino alle RF. In questi casi si impiegano piccoli condensatori, ma la disposizione e la lunghezza delle piste fa la sua parte. Ho simulato un paio di circuiti di ampli Grundig ed ho riscontrato che questa necessità esiste concretamente. Dunque questa è una spiegazione logica e possibile.

2)- Il CCI è un modo di irrigidire connessioni ed elementi potenzialmente vibranti (come erano i condensatori di 40 anni fa). Questa ipotesi è verificabile in cinque minuti: basta verificare se gli ampli NON-CCI suonano peggio quando sono avvicinati ai diffusori e se suonano meglio quando sono collocati in un ambiente adiacente. Sono sicuro che questa prova voi l'avrete fatta, per cui conoscete la risposta e dunque potete convalidare o meno la mia ipotesi.

3- Il CCI è un complesso di accortezze nell'interfacciamento tra elettroniche, consistenti per esempio nella presenza di filtri anti RF in ingresso ed uscita, o comunque può consistere nella scelta migliore di impedenze d'uscita e d'ingresso, onde minimizzare rumore e distorsione. In tal caso non dovrebbero esistere problemi da parte di Massimo a descriverlo come tale, senza per questo rivelare alcunché in dettaglio.

4)- Il CCI è un semplice acronimo atto a suscitare suggestioni, anche di gruppo. Questa ipotesi va messa comunque sul tavolo e può essere accertata in modo semplicissimo: basta scambiare i cablaggi senza avvertire nessuno... ed ascoltare.

Quanto al fatto che io abbia in casa un "diffusore CCI", questo è assolutamente vero se fosse vera una delle prime tre ipotesi: cosa che io mi auguro fortemente. Anche nel caso fosse vera la quarta, in fondo non fareste altro che credere ad un "CCI in più"...!


Acqua....
ma non sarebbe più profiquo, per te intendo, cominciare dall'ascolto e dal constatare con mano di che si tratta ? Prima di fare ipotesi?
Magari arrivi alla 4...ma con un briciolo di consapevolezza.

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Alfredo
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iopoipoi



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:07 am    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:


Stai davanti -per la prima volta- ad un professionista che potrebbe conoscere benissimo i meccanismi del CCI, magari perché ha lavorato su impianti il cui interfacciamento era di una complessità semplicemente stellare rispetto ai vostri... o magari perché ha studiato la Psicologia della suggestione da quando aveva 14 anni...




??????? ma che scrivi? li conosci benissimo???????????? ma se manco hai compreso ciò di cui parliamo

e poi dove sarebbero queste spiegazioni? due asserzioni scritte sul forum? è questo il tuo approccio tecnico/scientifico?

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Marco
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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:12 am    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:


Partiamo da una premessa LOGICA: voi forumers NON SAPETE cosa sia il CCI, dal punto di vista tecnico. Credo che nemmeno Massimo sappia dare una spiegazione tecnica al fenomeno.

Io, dopo avervi letto, mi sono inevitabilmente incuriosito ed ho posto sul tavolo alcune ipotesi:

1)- Il CCI è un modo di stabilizzare ampli i cui singoli stadi hanno risposte estese fino alle RF. In questi casi si impiegano piccoli condensatori, ma la disposizione e la lunghezza delle piste fa la sua parte. Ho simulato un paio di circuiti di ampli Grundig ed ho riscontrato che questa necessità esiste concretamente. Dunque questa è una spiegazione logica e possibile.

2)- Il CCI è un modo di irrigidire connessioni ed elementi potenzialmente vibranti (come erano i condensatori di 40 anni fa). Questa ipotesi è verificabile in cinque minuti: basta verificare se gli ampli NON-CCI suonano peggio quando sono avvicinati ai diffusori e se suonano meglio quando sono collocati in un ambiente adiacente. Sono sicuro che questa prova voi l'avrete fatta, per cui conoscete la risposta e dunque potete convalidare o meno la mia ipotesi.

3- Il CCI è un complesso di accortezze nell'interfacciamento tra elettroniche, consistenti per esempio nella presenza di filtri anti RF in ingresso ed uscita, o comunque può consistere nella scelta migliore di impedenze d'uscita e d'ingresso, onde minimizzare rumore e distorsione. In tal caso non dovrebbero esistere problemi da parte di Massimo a descriverlo come tale, senza per questo rivelare alcunché in dettaglio.

4)- Il CCI è un semplice acronimo atto a suscitare suggestioni, anche di gruppo. Questa ipotesi va messa comunque sul tavolo e può essere accertata in modo semplicissimo: basta scambiare i cablaggi senza avvertire nessuno... ed ascoltare.

Quanto al fatto che io abbia in casa un "diffusore CCI", questo è assolutamente vero se fosse vera una delle prime tre ipotesi: cosa che io mi auguro fortemente. Anche nel caso fosse vera la quarta, in fondo non fareste altro che credere ad un "CCI in più"...!



ok, quindi tu potresti assemblare o modificare un amplificatore e farlo suonare come gli LT, corretto? Oppure anche come i Grundig diciamo, senza esagerare..

anche un ampli economico, senza fare investimenti particolari

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F.Calabrese



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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:22 am    Oggetto: Rispondi citando

iopoipoi ha scritto:
[
??????? ma che scrivi? li conosci benissimo???????????? ma se manco hai compreso ciò di cui parliamo

e poi dove sarebbero queste spiegazioni? due asserzioni scritte sul forum? è questo il tuo approccio tecnico/scientifico?


Io ho messo sul tavolo almeno quattro diverse ipotesi...

SE VOI SAPESTE cosa è il CCI mi rispondereste al volo se è una di quelle o altro ancora.

Banale.

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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:25 am    Oggetto: Rispondi citando

iopoipoi ha scritto:

ok, quindi tu potresti assemblare o modificare un amplificatore e farlo suonare come gli LT, corretto? Oppure anche come i Grundig diciamo, senza esagerare..

anche un ampli economico, senza fare investimenti particolari


Se non avessi dedicato tanto tempo a postare qui, lo avrei già fatto.

Vincenzo ed Alfredo sanno che io ho acquistato i tre Thomann S-150 proprio per modificarli... sapendo benissimo che lo schema originale era anonimo e mal-performante.

Certo che partire da zero sarebbe assai meglio: ma non c'è un mercato che lo giustifichi. Io gli ampli li regalo, ai miei clienti che acquistano diffusori.

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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:32 am    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:
iopoipoi ha scritto:
[
??????? ma che scrivi? li conosci benissimo???????????? ma se manco hai compreso ciò di cui parliamo

e poi dove sarebbero queste spiegazioni? due asserzioni scritte sul forum? è questo il tuo approccio tecnico/scientifico?


Io ho messo sul tavolo almeno quattro diverse ipotesi...

SE VOI SAPESTE cosa è il CCI mi rispondereste al volo se è una di quelle o altro ancora.

Banale.


SE leggessi vedresti che ti hanno già risposto: ACQUA!

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MessaggioInviato: 21 Set 2017 10:54 am    Oggetto: Rispondi citando

F.Calabrese ha scritto:

Se non avessi dedicato tanto tempo a postare qui, lo avrei già fatto.

Vincenzo ed Alfredo sanno che io ho acquistato i tre Thomann S-150 proprio per modificarli... sapendo benissimo che lo schema originale era anonimo e mal-performante.

Certo che partire da zero sarebbe assai meglio: ma non c'è un mercato che lo giustifichi. Io gli ampli li regalo, ai miei clienti che acquistano diffusori.



ok, quindi tu potresti modificare CCI un Thomann s-150 e poi confrontarlo con misure e ascolti con i nostri riferimenti, è corretto?

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MessaggioInviato: 21 Set 2017 11:25 am    Oggetto: Rispondi citando

iopoipoi ha scritto:
F.Calabrese ha scritto:

Se non avessi dedicato tanto tempo a postare qui, lo avrei già fatto.

Vincenzo ed Alfredo sanno che io ho acquistato i tre Thomann S-150 proprio per modificarli... sapendo benissimo che lo schema originale era anonimo e mal-performante.

Certo che partire da zero sarebbe assai meglio: ma non c'è un mercato che lo giustifichi. Io gli ampli li regalo, ai miei clienti che acquistano diffusori.



ok, quindi tu potresti modificare CCI un Thomann s-150 e poi confrontarlo con misure e ascolti con i nostri riferimenti, è corretto?


si potrebbe..ma è troppo impegnato sui forum...poi ci sono i cornicioni da ristrutturare...poi cè la cupola del cci...i complotti pluto massonici...potrebbe potrebbe.
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