Questo post in realtà non ha a che fare direttamente con l'abolizione dell'articolo 18 ma vuole illustrare il degrado delle tutele nei confronti dei lavoratori più deboli che è avvenuto negli ultimi anni e che proseguirà nelle medesima direzione grazie a Renzi e ai governi che l'hanno preceduto. La cosa paradossale è che queste riforme le dobbiamo soprattutto a governi di "sinistra" che avevano fatto delle difesa dei lavoratori la loro specificità storica. Il risultato quale sarà (e in parte già lo è)? È che ci andranno di mezzo le fasce più deboli dei lavoratori. Verranno licenziate le mamme con i figli piccoli (prendono troppi permessi per seguirli), i lavoratori con problemi di salute reali (non i soliti furbetti che hanno la malattia "facile": loro troveranno altri modi per fregare l'azienda) e i lavoratori con familiari che necessitano di assistenza (troppe assenze). Non mi credete? L'altro giorno a pranzo ho sentito questo brandello di discorso (dal tavolo dei responsabili di una grossa azienda) relativo a una dipendente: "È al terzo figlio...!", un'altra voce: "Non l'hanno ancora lasciata a casa?". Mi ripeto per essere più chiaro: stanno lasciando a casa (e lasceranno a casa sempre più) le persone delle fasce deboli: le famiglie numerose, quelle con malati gravi a carico, le persone con problemi cronici di salute. E questa non è discriminazione?

La macelleria sociale incalza.


Marco

Tutto quello che dici è verissimo.

Mi piacerebbe sapere dove sono ORA i paladini dei diritti dei lavoratori, quelli che si stracciavano le vesti e riempivano le piazze quando lo scempio lo ventilava il centrodestra...

Nulla mi piace di questo paese, non mi piace il presente e probabilmente nemmeno il futuro...ma anche il passato non brilla per equita'.
L'articolo 18 ha partorito esagerate protezioni per i lavoratori pubblici e per le grandi aziende, ove gli stessi hanno potuto persino rubare senza poter essere allontanati dal posto di lavoro( vedi Alitalia). Nel pubblico si ammalano 3 volte di piu' che nel privato e soprattutto di lunedì.....perché mai mi chiedo un lavoratore di una piccola azienda non debba godere dello stesso livello di tutele? E da sempre praticamente!
Non accadrà nulla naturalmente, ma credo che un minimo senso di giustizia avrebbe dovuto portare a considerare che le garanzie debbano essere per tutti uguali, o no? Non mi pare che nessuno abbia mai protestato per questo e sapete cosa dico?...che ben venga l'abolizione dell'articolo 18. Qualche innocente soffrira'...ma gia' accadeva...e forse si ritrovera' un minimo di efficienza.
Ma dubito che qualcosa cambi davvero in questo paese....

Alfredo, l'abolizione dei diritti viene fatta per pagarti 600 euro al mese e farti lavorare 7 giorni su 7... la giustizia non centra nulla... Oltretutto, chi in passato ha messo in piedi il baraccone dell'impiego pubblico, i politicanti, sono ancora al loro posto belli pasciuti e con tutti i loro privilegi intatti. Ti sembra il caso di fare la guerra ai poveracci? Sono altre le persone da combattere e ci vogliono 2 minuti, il tempo di mettere o non mettere una croce nella cabina elettorale. Prima lo si capisce e prima li mandiamo a cercarsi un lavoro, finalmente!

Il problema è, che per via della crisi, molte aziende hanno il personale ridotto all'osso e perciò le assenze, le maternità mettono subito in crisi l'organizzazione del lavoro. E la "colpa" ricade sui dipendenti. Tra le conoscenze posso citare diversi casi. Come quello di una impiegata, al rientro dalla seconda maternità, che è stata sgridata dal responsabile perché ha fatto anche la facoltativa e poi messa in condizioni tanto sfavorevoli che prese la decisione di licenziarsi. O come un amico, ingegnere, con la moglie in gravidanza avanzata che dovette assentarsi in modo improvviso dal lavoro e che si è sentito poi dire dal titolare: "Dille di abortire!". Siamo già alla violenza pura, allo schiavismo. E questi sono qui a litigare per l'articolo 18.


Marco

Quoto!

eh...ma questo è scempio degno del miglior centrodestra...la legge della giungla...approfittatori di ogni specie e sottospecie.altro che diritti.

Quando sarà finita, la TAV, risulterà completamente INUTILE, sarà costata il triplo di quanto preventivato, avrà ingrassato le tasche dei soliti noti ed avrà distrutto una intera comunità.

Il valore di un Paese (così come quello di un Ospedale, un'Azienda e così via) non si giudica dalle eccellenze, ma dal valore delle "prestazioni medie" che in una Gaussiana occupano il 95% dell'area statistica.

Giorgio