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Inviato: 05 Feb 2018 15:22 pm Oggetto: Ads |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 24 Set 2016 23:32 pm Oggetto: Il futuro dell'hifi? |
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grunduale
Registrato: 02/02/11 11:43 Messaggi: 239 Residenza: San Benedetto del Tronto
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Inviato: 30 Set 2016 15:32 pm Oggetto: Il futuro dell'hifi? |
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La manovella a destra è straordinaria. Per la messa in moto suppongo.
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Guglielmo |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 30 Set 2016 22:18 pm Oggetto: |
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Peter Vogel, autore dell'opera, si è ispirato a un quadro di Paul Klee.
Hai un buon occhio ad aver notato la manovella.
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 01 Ott 2016 23:32 pm Oggetto: |
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Peter Vogel vide il quadro di Klee come "una parabola della scientizzazione della natura e un'allegoria della meccanizzazione del desiderio". L'autore vuole con questa rappresentazione mettere in guardia dai rischi più sottili delle tecnologie. Secondo l'autore, metterle in moto è apparentemente semplice come girare una manovella ma, una volta in movimento, a poco a poco ne perdiamo la comprensione dei meccanismi più profondi e si insidiano pericolosamente nelle nostre vite sviluppando dinamiche indipendenti al di fuori del nostro controllo. Sostituire il vero canto degli uccelli con un meccanismo a cosa potrebbe portare? Sarà vero progresso? L'opera appartiene alla collezione ZKM (Karlsruhe). |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 01 Ott 2016 23:35 pm Oggetto: |
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"Twittering machine", il quadro di Paul Klee è invece al MoMA (New York). |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 02 Ott 2016 17:05 pm Oggetto: |
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Io l'ho trovata provocatoria e mi sono trovato a riflettere: se è vero che da un lato la riproduzione sonora ha portato dei vantaggi, dall'altro ha anche contribuito in modo non banale ad un impoverimento culturale. I miei nonni vivevano ancora nelle case di corte rese famose da "I legnanesi" e la musica e il canto popolare facevano parte della vita quotidiana. La radio era roba da ricchi. Mi ricordo ancora quando ero piccolo che uno zio portava nelle grandi occasioni una fisarmonica per accompagnarci dopo pranzo con valzer, mazurche e tanghi. Immaginate quale emozione per un bimbo sentire "respirare" una fisarmonica a pochi cm di distanza dal viso. Poi la sera non era poi così inusuale sentire due o tre uomini intonare i canti degli alpini o altre canzoni popolari. Tutte cose che la radio, la tv, i dischi hanno poi lentamente contribuito ad uccidere. Una grande perdita, umana e culturale. |
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Massimo A. Site Admin
Registrato: 21/01/11 21:41 Messaggi: 3416 Residenza: Ravenna
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Inviato: 02 Ott 2016 17:11 pm Oggetto: |
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myfisite ha scritto: | Io l'ho trovata provocatoria e mi sono trovato a riflettere: se è vero che da un lato la riproduzione sonora ha portato dei vantaggi, dall'altro ha anche contribuito in modo non banale ad un impoverimento culturale. I miei nonni vivevano ancora nelle case di corte rese famose da "I legnanesi" e la musica e il canto popolare facevano parte della vita quotidiana. La radio era roba da ricchi. Mi ricordo ancora quando ero piccolo che uno zio portava nelle grandi occasioni una fisarmonica per accompagnarci dopo pranzo con valzer, mazurche e tanghi. Immaginate quale emozione per un bimbo sentire "respirare" una fisarmonica a pochi cm di distanza dal viso. Poi la sera non era poi così inusuale sentire due o tre uomini intonare i canti degli alpini o altre canzoni popolari. Tutte cose che la radio, la tv, i dischi hanno poi lentamente contribuito ad uccidere. Una grande perdita, umana e culturale. |
Forse non solo radio, tv e dischi ma temo molto anche il maggior conformismo a cui proprio la tv ci ha lentamente ma inesorabilmente abituato... _________________ Massimo |
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grunduale
Registrato: 02/02/11 11:43 Messaggi: 239 Residenza: San Benedetto del Tronto
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Inviato: 05 Ott 2016 22:53 pm Oggetto: Il futuro dell'hifi? |
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Non avevo pensato al dipinto di Klee ma bello, molto bello e significativo come ben hai descritto. Argomento molto interessante quello che tratti e condivido ciò che dici sulla fruizione della musica. Anch'io mi sono trovato in situazioni simili e ne serbo ancora il ricordo, sere d'estate in collina nei cascinali, alla sera, raggruppati intorno al fuoco acceso nel cortile al suono della fisarmonica e poi canti e balli, uomini donne anziani e bambini assieme. Oppure all'improvviso in montagna, una banda degli alpini, Brigata Cadore che ora non c'è più, cori intonati nella piazza e il capitano che prende in braccio mio figlio di cinque anni e lo passa ai commilitoni, sorrisi e giovialità sincera Cose d'altri tempi dove i rapporti umani erano schietti e veri. Certo la musica attraverso i media fa l'effetto opposto, pur ascoltandola assieme ad altri ti isola e solo alla fine magari ci si scambia una personale (o impersonale) opinione cercando un comune modo d'intendere. Come dice bene Massimo la tv ci resi conformisti ma aggiungo anche più pigri e comodi, anni fa eravamo ancora portati a partecipare ad un evento, ora lo facciamo molto più sporadicamente.
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Guglielmo |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 08 Ott 2016 16:19 pm Oggetto: |
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Interessanti anche queste riflessioni, Guglielmo, cui vorrei aggiungere che la diffusione di un certo modo di fruire la musica ha coinciso con l'imposizione più o meno velata di un substrato culturale anglosassone prevalentemente estraneo e ostile al nostro mondo latino. Un modo sottilmente violento per piegare il pensiero e il sentire comune alle nuove ideologie attraverso l'imposizione di testi e e contenuti musicali reso possibile dalla massificazione dell'ascolto permessa dai nuovi mezzi di riproduzione. Tutto questo ha portato prima all'introduzione di nuovi paradigmi per lo scardinamento di tutto quello che si opponeva a un'antropologia fondata sul materialismo e poi alla negazione e alla demolizione di ogni forma di sentire dissenziente. Ne avevamo anche parlato qua:
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 08 Ott 2016 16:25 pm Oggetto: |
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Nelle varie guerre per "esportare la democrazia" non è un caso che le prime infrastrutture messe in piedi dagli americani siano sempre state radio e televisioni che trasmettono solo musica "moderna". |
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grunduale
Registrato: 02/02/11 11:43 Messaggi: 239 Residenza: San Benedetto del Tronto
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Inviato: 11 Ott 2016 22:42 pm Oggetto: |
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Se ne resero ben conto anche le dittature fasciste e naziste di quanto le nuove tecnologie legate ai mezzi di comunicazione di massa potessero essere utili alla loro causa e sappiamo come sono state importanti. Tuttavia è innegabile che in modo ben più sottile la democrazia americana se ne è servita e se ne serve tuttora per uniformare, standardizzare, globalizzare alla loro forma mentis le popolazioni degli stati loro alleati ai fini di consolidare le alleanze storiche e gettare le basi per determinarne altre nuove ai fini economico-politici delle lobby più radicate e profonde, coloro che effettivamente determinano nel bene e nel male gli eventi più eclatanti di questo pianeta. Come ben hai riportato le innovazioni tecnologiche nascono effettivamente dagli obiettivi che si sono prefissi queste lobby. Come del resto l'eccezionale progresso tecnologico legato allo sviluppo delle armi nelle guerre mondiali e seguenti. Se non c'è un interesse immediato e concreto nessuno si muove, basta pensare alle conquiste spaziali, in pochissimo tempo si è arrivati sulla luna, chi è arrivato prima ha poi vinto la guerra fredda, ma da allora se ci fosse stato un impegno veramente votato al bene della terra saremmo molto più avanti nell'esplorazione dello spazio. |
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myfisite Site Admin
Registrato: 09/02/11 10:49 Messaggi: 1248 Residenza: Prov. Milano
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Inviato: 15 Ott 2016 23:16 pm Oggetto: |
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grunduale ha scritto: | basta pensare alle conquiste spaziali, in pochissimo tempo si è arrivati sulla luna, chi è arrivato prima ha poi vinto la guerra fredda |
A questo proposito vorrei fare notare un'aspetto che non è mai stato sufficientemente sottolineato: che la conquista spaziale si è definitivamente arenata quando la distribuzione del reddito ha cominciato ad essere meno equa. Ne avevo parlato qui:
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